Le nostre News

27-04-2017 18:22:46 Il digiuno contro il ritorno degli OPG

Il comitato StopOPG ha attivato la staffetta “Io digiuno perché non devono tornare gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari”, aperta il 12 aprile da Franco Corleone (ex Commissario unico per il superamento degli OPG).
L’iniziativa nasce in un momento di forte preoccupazione perché un comma introdotto nel Disegno di legge “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all'ordinamento penitenziario”, art. 1 comma 16 lettera d), approvato al Senato e ora in discussione alla Camera, se confermato, rischia di riaprire la stagione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.
Verrebbe ripristinata, di fatto, la normativa preesistente alla grande riforma attuata con la legge 81/2014, disponendo il ricovero di detenuti nelle Residenze per le Misure di Sicurezza (REMS) come se fossero i vecchi OPG, dovendo le REMS costituire la risposta dell’ordinamento anche per chi sia destinatario di misure di sicurezza provvisorie, a chi riveli, da detenuto, una sopravvenuta infermità psichica, e perfino qualora ciò occorra ancora accertare. Ciò in spregio ai principi fondamentali sottesi alla Legge 81, che sancisce l'eccezionalità, la transitorietà e la territorialità delle misure di sicurezza detentive e che vorrebbe le REMS come extrema ratio per l’autore di reato affetto da disagio mentale, indica il primato dell’esigenza di cura su quella di sicurezza e impone e rafforza l’individualizzazione del trattamento.
L’approvazione anche alla Camera dell’emendamento al testo originario del DDL, nella parte della delega per la modifica della disciplina delle misure di sicurezza, comporterebbe un passo indietro inaccettabile, ponendo le basi per commistioni tra soggetti con diverse esigenze e percorsi di cura, abdicando al dovere di cura nei confronti dei detenuti e di fatto preludendo ad un nuovo problema di sovraffollamento anche nelle REMS. Ciò in una situazione in cui si registrano, comunque, criticità rispetto alla concreta attuazione della Legge 81: una recente delibera del CSM (emanata il 19 aprile) ha dato conto dell'attività istruttoria svolta "allo scopo di verificare il concreto impatto sul sistema giudiziario delle nuove disposizioni in materia di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari", evidenziando come si assista, oggi, a prassi contra legem, talvolta con il mantenimento in carcere di persone per le quali è stata revocata la misura cautelare (talvolta a fronte di difficoltà segnalate dalle autorità carcerarie nella “gestione” dei soggetti affetti da patologie psichiatriche) e disposta una misura di sicurezza, spesso applicata in via "prudenziale" e non dopo un concreto ed approfondito vaglio critico della situazione in atto; in altri casi sanzionando con il ritorno in REMS violazioni di prescrizioni a corredo della libertà vigilata, ciò che la Legge non consente.
Si tratta, all’evidenza, di un problema innanzitutto culturale: non appaiono altrimenti spiegabili la resistenza di una parte della magistratura (di cognizione, oltre che di sorveglianza) a metabolizzare il cambiamento, ma anche, in generale, della società a superare la paura del “folle in libertà”.
Chi ha fiducia nel cambiamento, ed è convinto di poter contribuire ad infonderla nella società, non vuole che si torni indietro e si impegna nelle iniziative promosse dal comitato StopOPG ed anche in manifestazioni simboliche, come il digiuno.
La staffetta vede impegnate molte persone ed è possibile aderirvi con una mail con indicazione della data in cui si intende osservare il digiuno all’indirizzo redazione@stopopg.it.
Per ogni ulteriore informazione sulle iniziative di StopOPG clicca su Approfondisci.