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17-08-2019 21:01:56 Ferragosto in carcere: l'iniziativa promossa dai Radicali e UCPI

Nell'ambito dell'iniziativa "ferragosto in carcere", promossa dal Partito Radicale con l'Unione delle Camere Penali Italiane, pubblichiamo il resoconto della collega Laura Negri, della camera penale di Cremona e Crema, che ieri, 16 agosto 2019, ha preso parte alla visita della Casa Circondariale di Cremona.

Questa mattina Gino Ruggeri, segretario di radicalicremona.it, la psicologa Maria Teresa Molaschi ed io per la Camera Penale di Cremona e Crema abbiamo visitato Ca' del Ferro dalle 10,30 alle 13,00.
Siamo stati accolti con grande disponibilità e cortesia da parte del Comandante di Reparto p.t. Isp. Sup. Pier Luigi Parentera e dal coordinatore degli educatori Enrico Leo (la Direttrice, in ferie, ha inviato i suoi saluti), che ci hanno aggiornato sui dati della struttura e ci hanno permesso di accedere ad alcune sezioni dove è stato possibile parlare con i detenuti, nonché ci hanno accompagnato a visitare l’area esterna e in particolare quella destinata ai colloqui con i familiari, il settore medico,la palestra, il teatro e altre zone funzionali alle attività dei detenuti.
La situazione è sostanzialmente stazionaria rispetto alla nostra ultima visita del dicembre scorso, le problematiche già riscontrate sono state confermate, come anche alcune specifiche criticità.
Tra le principali, il continuo turnover di detenuti, dovuto in particolare al flusso proveniente da altri istituti lombardi, in primis da Milano San Vittore e dalla Casa Circondariale di Bergamo, l'affollamento (dai dati ministeriali 58 unità in più rispetto alla capienza regolamentare), la carenza di agenti di polizia penitenziaria e qui soprattutto di ispettori nonché la mancanza di educatori.
Sempre altissima la percentuale di stranieri, 65%, di svariate etnie.
In area sanitaria, nonostante la professionalità e la passione degli operatori (abbiamo potuto avere anche un breve colloquio con il medico presente in struttura), è necessario fronteggiare una serie di situazioni di difficile gestione: in aumento sono sia i tossicodipendenti sia i pazienti psichiatrici; casi che ci è stato evidenziato espressamente che sarebbe più proficuo fossero gestiti in strutture diverse dal carcere.
Poche sono le occasioni di lavoro all'esterno, mentre 99 sono i detenuti che, a rotazione, svolgono lavori direttamente presso il carcere; la relativa paga è stata recentemente migliorata. Sono molte invece le richieste di lavoro, come molti sono i detenuti che partecipano attivamente alle attività sociali che vengono proposte, ad esempio l'orto, il teatro, il laboratorio creativo, la biblioteca e le occasioni di scolarizzazione.
Una novità sicuramente positiva è l’attivazione prevista dal 1° settembre prossimo dei colloqui tra detenuti e familiari tramite Skype.
Il carcere e la sua popolazione è parte della società e l'occasione odierna è stato un modo per manifestare concretamente la nostra vicinanza alla comunità penitenziaria e per tenere alta l'attenzione su un tema che deve essere centrale in uno stato di diritto.

Cliccando sul pulsante "approfondisci" potete ascoltare l'intervista registrata all'uscita dalla visita.