Camere Penali Lombardia Ovest

Lo scorso martedì 27 maggio, puntualmente come ogni anno, la Camera penale di Cremona e Crema ha assegnato la borse di studio in memoria degli avvocati cremaschi Sergio Franceschini, Renato Dossena, Aldo Pizzoccaro e Franco Borsieri e dell’avvocato di Cremona Sandro Bocchi.

L'aula polifunzionale del Tribunale di Cremona, presenti il presidente, dott.ssa Ines Marini e la dirigente, dott.ssa Laura Poli, ha ospitato la cerimonia di consegna sotto la direzione del presidente e del vicepresidente della Camera penale, avvocati Luca Genesi e Maria Luisa Crotti. Erano presenti anche il presidente ed il segretario del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Crema, avvocati Anna Salvalaggio e Franco Tagliaferri.

Due borse di studio sono state offerte dalla Camera penale, una dalla Fondazione Popolare Crema per il territorio, la quale, in cooperazione con il Banco Popolare, ha aperto un conto corrente per gli studenti. Il presidente del Tribunale, dott.ssa Ines Marini ha mostrato apprezzamento per l'iniziativa ed ha dato due suggerimenti agli studenti: ispirarsi alle qualità degli avvocati cui sono dedicate le borse di studio ovvero etica, preparazione, impegno, serietà, coraggio; essere nella vita professionale esattamente come si vorrebbe che fosse il professionista cui ci si rivolge.
L’avvocato Crotti ha letto brani dei temi eseguiti dagli studenti ed ha ricordato che la cerimonia si è svolta alla vigilia della scadenza del termine che la Corte europea dei diritti umani ha assegnato all’Italia con la famosa sentenza Torreggiani, contro il sovraffollamento nelle tale carceri da determinare un trattamento disumano.

Tre gli studenti premiati: Lucia Sala, Davide Morandi e Giorgia Zaninelli, la prima studentessa dell'ultimo anno del liceo psico-pedagogico Racchetti, i secondi al quarto anno (sezione B e sezione C) del tecnico Pacioli, corso in relazioni internazionali per marketing. Il Tema da essi svolto aveva per titolo: “Il ruolo e la funzione dell’avvocato oggi”.

La cerimonia si è chiusa con la proiezione del filmato choc girato in Turchia nel giugno dello scorso anno, quando a Istanbul i poliziotti arrestarono 74 avvocati che stavano protestando contro l’uso eccessivo della violenza da parte delle forze dell’ordine, in difesa dei manifestanti di Gezi Park. I poliziotti irruppero anche nel tribunale di Istanbul, dove alcuni arresti furono eseguiti in maniera brutale e violenta da parte dei polziotti.