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01-10-2014 16:44:34 un teste può lecitamente offendere un avvocato che lo sta controesaminando?

Il consiglio direttivo della Camera penale di Brescia ha preso posizione, con delibera del 24 settembre 2014, sulla vicenda segnalata da un collega (attuale presidente della camera penale di Trento): si tratta dell’ingiuria di un testimone nei confronti del difensore che lo stava sottoponendo a controesame. Il 30 settembre u.s. la Giunta dell’UCPI ha fatto propria la delibera bresciana, condannando fermamente l’offesa alla funzione difensiva, la mancata tutela della funzione stessa da parte del giudice procedente e lo sconcertante seguito della querela proposta dal collega.
Il fatto scatenante si è verificato durante un'udienza dello scorso anno in Corte d'appello a Brescia nella quale, al collega che lo incalzava per consentire al giudicante di valutarne l'attendibilità, il testimone rispondeva con tono canzonatorio e offensivo nei confronti del difensore. Nessun intervento di gestione della disciplina dell'udienza da parte del presidente del collegio o del pubblico ministero...
Il difensore riteneva opportuno sporgere querela nei confronti del testimone...
La richiesta di archiviazione da parte del Procuratore di Brescia non si è fatta attendere e desta notevole perplessità, in quanto si ritiene il reato improcedibile, vuoi per essere l'ingiuria profferita in stato d'ira a causa del fatto ingiusto (del difensore nelle proprie funzioni?!?) ovvero per essere scriminato dalla reciprocità dell'offesa (e questo perché il collega voleva far emergere la presenza di pendenze penali a carico del teste, pendenze che avrebbero potuto minarne l'attendibilità).

Cliccando sul link "approfondisci" in basso potete leggere la delibera della Giunta UCPI, che riporta e fa propria la delibera del direttivo della camera penale bresciana.